About me
Sono nato a Milano, nel 1979. Sono un grafico pubblicitario, sognatore, musicista, appassionato di letteratura e profiling… ma farò lo scrittore “da grande”.
Ho iniziato a dilettarmi con la scrittura quando da ragazzino ho letto il mio primo libro: “L’isola del tesoro“, di Robert Louis Stevenson (avevo circa 13 anni). Quel racconto ha totalmente cambiato la mia vita…
Sì, perché ciò che spesso i ragazzi ignorano è che leggere trasporta la fantasia molto più lontano di come può farlo un film o un cartone animato, perché tu non vedi soltanto ciò che il protagonista compie. Mentre leggi, tu diventi letteralmente il “pirata” e percepisci ogni odore, emozione e stato d’animo in modo tridimensionale e palpabile ed è la sensazione più incredibile che la mente umana può generare da sveglia.
Ricordo che Incominciai a prendere appunti su ogni cosa che vedevo e ogni persona che incontravo. Iniziai a studiare i comportamenti di tutti coloro che mi circondavano e mi chiedevo continuamente: come potrei fare a descrivere un personaggio con queste caratteristiche? Come potrei carpire la sua essenza in modo che gli altri possano vederlo attraverso i miei occhi?
Scrissi i miei primi racconti su un quaderno di scuola che custodivo gelosamente, quasi con vergogna. Del resto, a quell’età, sono pochi coloro che capiscono una passione del genere, specie quando vieni dal “ghetto”, dove tutto il modo che ti circonda non concede spazio a troppa fantasia.
Certo, rileggendoli oggi non hanno nulla a che vedere con ciò che scriverei dopo tutti questi anni di pratica e studio, ma ogni cosa ha un inizio, no? La raffinatezza nel descrivere e l’arte del narrare non sono innate, vanno coltivate e apprese con pazienza, sperimentando e leggendo oceani di libri. Credo che se non leggessi continuamente, oggi, non sarei in grado di scrivere una sola parola.
“Dal Profondo” della saga “Lemegeton” è il sogno di molti anni che prende forma e il mio primo vero e proprio romanzo. Che sia il primo di una lunga serie?