Sogni proibiti
Figlia della luce,
vivi tra quel chiarore del mattino appena fiorito e la freschezza d’incanto del primo sbadiglio.
Tra sonno e veglia, come un miraggio frizzante lasciato dal sogno più rigoglioso e profumato: un mondo candido che passi agli occhi di chi, fortunato, respira un po’ della tua vita.
Discreto io,
che sfioro appena la tua anima e per fugaci momenti galleggio nell’Eden che, altrimenti, mi sarebbe precluso.
Al pari di un infante che per la prima volta immerge i piedi nel mare; ti assaporo, centellinando ogni tuo meraviglioso gusto.
Ma quand’anche l’improbabile divenisse possibile e l’oscurità, ad esempio, incontrasse il meriggio, innamorandosi di qualcosa che mai gli sarebbe concesso cingere, allora la notte vedremmo cadere le stelle, come fossero lacrime.